OncoGastroenterologia: Gastroenterologia Oncologica
Il melanoma uveale metastatico ha una prognosi sfavorevole; il fegato è il sito di recidiva più frequente e spesso solitario.
I trattamenti sistemici disponibili non hanno migliorato gli esiti.
La perfusione epatica percutanea di Melfalan ( M-PHP ) consente la somministrazione intraepatica selettiva di chemioterapia citotossica ad alto dosaggio.
È stata eseguita una analisi retrospettiva dei dati di outcome dei pazienti con melanoma uveale trattati con M-PHP in due Centri.
La risposta al tumore e la tossicità sono state valutate, rispettivamente, impiegando i criteri RECIST 1.1 e CTCAE v4.03.
Un totale di 51 pazienti ha ricevuto 134 procedure M-PHP ( mediana di 2 M-PHP ).
25 ( 49% ) pazienti hanno ottenuto una risposta epatica parziale ( n=22, 43.1% ) oppure completa ( n= 3, 5.9% ).
In 17 ( 33.3% ) pazienti aggiuntivi, la malattia si è stabilizzata per almeno 3 mesi, per un tasso di controllo della malattia epatica dell'82.4%.
Dopo un follow-up mediano di 367 giorni, la sopravvivenza mediana senza progressione ( PFS ) complessiva e la sopravvivenza libera da progressione epatica ( hPFS ) è stata, rispettivamente, di 8.1 e 9.1 mesi, e la sopravvivenza globale mediana di 15.3 mesi.
Non ci sono stati decessi correlati al trattamento.
Eventi di grado 3-4 non-ematologici sono stati osservati in 19 ( 37.5% ) pazienti ed erano principalmente eventi associati a coagulopatia ( n=8 ) ed eventi cardiovascolari ( n=9 ).
In conclusione, Melfalan somministrato mediante perfusione percutanea epatica permette un controllo duraturo della malattia intraepatica e può costituire la base per un approccio di trattamento multimodale integrato in pazienti con melanoma uveale opportunamente selezionati. ( Xagena )
Karydis I et al, J Surg Oncol 2017; Epub ahead of print
Xagena_OncoGastroenterologia_2017